Con il 4° Bilancio di Sostenibilità guardiamo al 2024 come anno di consolidamento e nel contempo di transizione per Riba Sud. Nel corso dell’esercizio è proseguita la curva di riduzione dei costi per materie prime e energia, con conseguente diminuzione dei prezzi di vendita e leggera contrazione dei ricavi rispetto al 2023 ma registrando un incremento dei volumi prodotti e venduti in valore assoluto, con risultati chiaramente positivi rispetto agli andamenti del settore. In questo scenario abbiamo completato gli investimenti dedicati al nostro sito produttivo di Battipaglia per realizzare una “smart e green factory” ottimizzando performance lungo tutto il ciclo di produzione e riducendo ulteriormente i nostri impatti ambientali anche grazie all’installazione avvenuta a fine 2024 dell’impianto fotovoltaico, la cui entrata in funzione è prevista nella seconda metà del 2025 per un risparmio atteso di circa un terzo del nostro fabbisogno energetico e relativa riduzione di CO2 emessa. Anche dal punto di vista sociale abbiamo portato avanti le linee strategiche previste dal piano di sostenibilità per lavorare sulla parità di genere e l’inclusione lavorativa anche grazie ad accordi con scuole, università ed enti del terzo settore, intensificando la nostra presenza e contributo al territorio attraverso il sostegno e la partecipazione a diverse iniziative promosse dalle organizzazioni della nostra comunità.
Nel contempo prosegue il piano di riorganizzazione delle Industrie Rinaldi nel suo ruolo di direzione e controllo di tutte le sette società del gruppo, all’interno del quale Riba Sud mantiene una posizione centrale non solo per la sua storica specializzazione nella produzione di packaging ma anche come capofila nel percorso di integrazione della sostenibilità nella piano industriale di tutto il gruppo.
Confermati i 3 Pillar – Economia circolare e decarbonizzazione, Diritti Umani e Gestione dei rischi – al fine di garantire la continuità e lo sviluppo delle attività aziendali in linea con gli obiettivi di eccellenza industriale da sempre perseguiti e a soddisfazione delle attese di tutti i nostri stakeholder.
In generale, restano strutturali alcune criticità legate settore del packaging in EPS, lato prezzi ancora elevati (doppi) della MPS rispetto alla MPV e lato tecnologie, impianti e qualità della raccolta differenziata per rendere l’EPS recuperato dalle piattaforme più rispondente alle esigenze qualitative del settore soprattutto per il comparto alimentare e non disattendere gli obiettivi di contenuto riciclato/rinnovabile dati dal nuovo Regolamento imballaggi e poi dalla Tassonomia Green.
Fattori esogeni, che dobbiamo affrontare anche come Industrie Rinaldi e in ottica di filiera, a cui rispondiamo con alcuni progetti sperimentali ed in particolare con il progetto RESINT, appena avviato e finanziato attraverso il Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale, condotto in collaborazione con le Università La Sapienza e Roma Tre per la ricerca e sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche a bassa impronta ambientale per il recupero e la valorizzazione di MPS proveniente dalla filiera del polistirene espanso.
In attesa degli esiti di questo progetto e delle evoluzioni del mercato, soprattutto lato normativo e quindi lato domanda, guardiamo a queste prossime sfide come opportunità da cogliere per rafforzare sempre di più la nostra capacità di creare valore sostenibile nel tempo a beneficio di tutti i nostri stakeholder.